Dall’ archivio parrocchiale di Castello di Godego (TV)
Registrazione della nascita di Maria Teresa Renier (28.07.1810)
Dipartimento del Bacchiglione, distretto e cantone di Castelfranco, comune di Godego, giorno di sabato, ventotto del mese di luglio, anno milleottocentodieci, alle ore due pomeridiane, si è presentato al sottoscritto ufficiale dello stato civile Francesco Renier di anni cinquantuno di professione sarto domiciliato in contra centro Villa di questo comune portando seco una infante di sesso femminile nata in questo giorno alle ore nove antimeridiane nel luogo sopracitato, alla cui gli fu imposto li nomi di Maria Teresa. Il predetto Francesco Renier ha pure dichiarato essere di lui figlia la neonata suddetta, e di Pierina Michielatto di anni trentasette di professione sarta di lui moglie, e con esso domiciliata. Testimoni alla presentazione, e alla notificazione furono Vicenzo Milan di anni ventisette, di professione …., e Santo Lazzari di anni quaranta di professione …., ambi attualmente domiciliati in questo comune, quali testimoni dichiarano di non avere con la neonata alcun grado di parentela. Si è letto il presente atto dall’ ufficiale dello stato civile al notificante, ed alli testimoni quale viene sottoscritto.
Francesco Renier notificante
Vicenzo Milan fu testimone
Santo Lazzari fu testimone
Giuseppe Smania ufficiale dello stato civile
Rettifichiamo quanto riportato sotto ed in precedenza, e su traccia di Antonio Beghin.
Renier Maria Gaudenzia (di Giovanni Maria) fu la moglie del farmacista Luigi Basso e non la “nostra” Renier Maria Teresa, sorella di don Antonio che fu parroco di Vedelago dal 1842 al 1850, e del Vescovo Giovanni
Le notizie riportate sotto riguardanti Maria Teresa Renier sono inesatte e non corrispondenti alla verità.
Altre notizie di Maria Teresa Renier sono state riportate nel precedente articolo titolato <di Maria Teresa Renier e della Villa a Vedelago>, qui abbiamo un estratto:
<Ci mette sulla traccia giusta Antonio Beghin, solerte ed appassionato archivista della parrocchia, che adduce la possibile assonanza con Renier, nome di un parroco, don Antonio, che rimase a Vedelago dal 1842 al 1850. L’illustre prelato, che divenne in seguito anche Canonico del Duomo di Treviso, era indubbiamente di famiglia altolocata (il fratello Giovanni fu vescovo di Belluno e Feltre), ma non per questo si giustifica l’attribuzione del suo nome al “palazzo” (non ancora di proprietà parrocchiale), del resto mai documentata. Sembra più illuminante, invece, la notizia che una Renier, Maria Teresa, sorella dei due religiosi, abbia sposato il dott. Basso, farmacista a Vedelago e proprietario della”caserma”. La donna morì in tarda età e fu sepolta a Vedelago il 7 dicembre 1905. Forse l’equivoco nacque così, dal nome di questa proprietaria di cent’anni fa, assimilato per assonanza a quello dei Venier, famiglia che, come scrive Antonio Beghin, “nulla mai ebbe a che fare con Vedelago”.>